L’arancio amaro (Citrus aurantium) è una pianta presente nei paesi a clima temperato, ed in Europa è coltivato soprattutto in Spagna ed in Italia (Sicilia).
A causa del forte sapore acre dei suoi frutti è poco utilizzato in ambito alimentare, tuttavia, i frutti maturi sono consumati in Iran, mentre in Messico i frutti freschi vengono talvolta mangiati conditi con sale e chili. La buccia fresca del frutto è spesso utilizzata nella preparazione di marmellate, la buccia essiccata invece è utilizzata per aromatizzare alcune birre e liquori (Curaçao, Cointreau etc.). I fiori sono utilizzati per la preparazione di thè, mentre l’olio essenziale estratto dai fiori stessi è utilizzato nella preparazione di profumi.
Arancio Amaro: costituenti ed olii essenziali
Il Citrus aurantium contiene un’ampia gamma di costituenti, tra cui glucosidi flavononici, cumarina, polimetossiflavoni, aldeidi, ammine e monoterpeni. Dalla scorza (pericarpo) dell’arancio amaro si estraggono due gruppi di principi attivi. Quelli volatili, che costituiscono l’olio essenziale contenente monoterpeni (principalmente limonene, ma anche mircene e pinene) e quelli fissi, comprendenti flavonoidi (esperidina e neoesperidina), furanocumarine (auraptene e umbelliferone). Principi amari e vitamine (A, B, C).
Il pericarpo del frutto dell’arancio amaro, per il caratteristico sapore amaro ed aromatico, trova impiego come amaro-tonico, stomachico (ossia facilita la digestione, favorendo le normali funzioni gastriche). Carminativo (riduce aerofagia e coliche) e come tale viene utilizzato per stimolare l’appetito e favorire l’aumento ponderale. L’essenza possiede attività antibatterica e antifungina e può essere utilizzata per la cura e la prevenzione di numerose malattie dermatologiche e dell’apparato uro-genitale.
Arancio Amaro e la sua attività antimicrobica
L’essenza di neroli invece, ottenuta per distillazione dei fiori, ha una buona attività antimicrobica. Gli estratti secchi ottenuti dalla scorza del frutto immaturo contengono ammine simpatico-mimetiche (sinefrina) e hanno trovato impiego come prodotti dimagranti. Anche se, a tutt’oggi, non è ancora chiara la reale efficacia sulla capacità di ridurre il peso corporeo.
Arancio Amaro come integratore
Recentemente è utilizzato in numerosi integratori alimentari al fine di promuovere la riduzione del peso corporeo. In seguito alla segnalazione della Food and Drug Administration (FDA, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici), a causa del contenuto di sinefrina, in Italia, la Circolare n.3 del 18 luglio 2002 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.188 del 12 /08/2002 riporta avvertenze specifiche per prodotti contenenti alcuni specifici ingredienti vegetali. Riguardo il Citrus aurantium la circolare recita: «l’apporto giornaliero di sinefrina con le quantità d’uso indicate non deve superare i 30 mg. Corrispondenti a circa 800 mg di Citrus aurantium con un titolo del 4% di tale sostanza. Avvertenze: non superare la dose giornaliera consigliata. In presenza di cardiovasculopatie e/o ipertensione, prima di assumere il prodotto, consultare il medico. Si sconsiglia l’uso in gravidanza, durante l’allattamento e al di sotto dei 12 anni».
Effetti collaterali dell’arancio amaro
Sia la sinefrina che l’octopamina, sembrano essere coinvolte nella patogenesi dell’emicrania. Altri effetti avversi possono comprendere: tachicardia, aumento della pressione sanguigna, insonnia, nervosismo, tremori, cefalea e difficoltà nella minzione. I prodotti dimagranti a base di Citrus aurantium possono provocare effetti collaterali cardiovascolari gravi che si manifestano con tachicardia, arresto cardiaco, fibrillazione e collasso.
L’autorità regolatoria rappresentata dalla FDA consiglia, nel caso si sia affetti da disturbi cardiaci, ipertensione e/o problemi urinari, di consultare un medico prima di assumere decongestionanti nasali contenenti sinefrina. A causa dell’effetto vasocostrittore esercitato dalla sinefrina, la FDA ha stabilito che sulle confezioni e nei bugiardini degli spray usati come decongestionanti nasali venga apposta l’avvertenza: “Utilizzare il prodotto alle dosi previste e per non più di tre giorni”.
Tutte queste interazioni indicano che la pianta non è del tutto innocua come qualcuno potrebbe pensare. Va riposta la massima attenzione nel suo utilizzo che deve comunque sempre essere effettuato sotto consiglio e controllo medico.